L’attività
commerciale composta dal bar, dal laboratorio delle gazzose e
l’officina del fabbro era di mio padre Francesco Amato (era noto
anche come turiddo) e suo fratello Paolo (poi Paolo è partito
per l’Australia e mio papà è rimasto per un po’ da solo però nel
bar c’era mia madre e ntoni Amato , mio cugino, il nipote di mio
padre che ha sposato Santina la figlia della levatrice che
abitava alla strada grande e che tutt’ora vive a Solarino.
Mio padre si occupava di più delle gazzose e faceva i lavori da
fabbro nell’officina che aveva a fianco dei wc pubblici
all’inizio del Costa casale.
I miei nonni da parte materna Di Corrado gli dicevano iacali,
mio nonno turi iacali e abitavano a costa casale (Salvo Amato)
Quello con la camicia bianca è mio
padre Francesco Amato (conosciuto come turiddu) alla sua destra
mia madre Grazia Di Corrado, quello con la cravatta mio cugino
Antonio (il marito di Santina, la figlia della levatrice della
strada grande) alla sua destra i suoi genitori (Paolo fratello
di mio padre) e il fratello Frank che andarono in Australia .
Seduto mio nonno Amato Antonio
Io ricordo uno dei fratelli ;
quando riuscivo a rimediare 20 lire , chiedevo sempre a lui
quella bevanda allora ambita, che ancora oggi non
disdegno....Fausto Nicolini
Io ricordo anche quando iniziò a
produrre gassose "cu a pallina " in corso Umberto dirimpetto al
parrucchiere che credo si chiami Velasco. Nello Benintende
E chi se lo scorda, ci andavamo a
vedere la TV , mi ricordo che mi pare u ziu Ntoni ci diceva, cu
non consuma è pregatu di nesciri, dove facevano le gazzose era
all'inizio della salita do casta casali, mi via Principe Amedeo
(Salvatore Garfì)
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